“Le tragiche immagini di Gaza mi raggiungono mentre sono nel sud dell’Angola e mi lasciano sgomento. Non si può accettare che un esercito spari sulla folla in fila per il pane. Di fronte all’ennesima strage di innocenti, mi vengono in mente le parole del Vangelo: “Allora si compì ciò che era stato detto per mezzo del profeta Geremìa: “Un grido è stato udito in Rama, un pianto e un lamento grande: Rachele piange i suoi figli”. Per quanto ancora dovranno gridare e piangere queste mamme, questi papà, questi bambini? Per quanto ancora l’odio dovrà prevalere sull’amore e sul bene?
Si stimano più di 100 persone uccise e 750 ferite, non si può pensare, non si può accettare! Negli ultimi cinque mesi sono morte a Gaza più di 30mila persone, per la maggior parte donne e bambini. Non possiamo più accettare che vengano negati gli aiuti umanitari, che venga ostacolato il lavoro del personale sanitario, che gli ospedali diventino un target. Ci uniamo all’appello per un cessate il fuoco immediato. E preghiamo perché venga ascoltato il grido di dolore di questi innocenti”.
D.Dante
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