Più di 20 km. Sono quelli che Rose ha percorso a piedi, con il suo bambino appena nato tra le braccia, per raggiungere l’ospedale di Matany, in Uganda. Quello di Rose è stato un parto complicato: avvenuto in casa, senza un sostegno qualificato, assistita solo dalle donne del villaggio in cui vive.
Subito dopo il parto il piccolo di Rose continuava a piangere e non si attaccava al seno. Lei, preoccupata, ha deciso di rivolgersi al St. Kizito Hospital, dove operano i medici del Cuamm. Non avendo altri mezzi di trasporto a disposizione si è messa in cammino. Ci ha impiegato mezza giornata per arrivare in ospedale. Qui la diagnosi per suo figlio è stata ‘frattura dell’omero prossimale’, dovuta a una lesione provocata durante il parto, con il rischio di una necrosi. Dopo le terapie adeguate, somministrate appena in tempo, ora il bimbo sta bene ed è tornato a casa assieme alla sua mamma.
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