Nel distretto di Dassenech, regione del South Omo, a causa delle forti alluvioni migliaia di persone sono state costrette ad abbandonare la propria casa. Su un totale di circa 80.000 abitanti, 60 mila sono sfollati interni. A pagare maggiormente le conseguenze della crisi climatica, ancora una volta, sono i gruppi più fragili come le mamme e i bambini. Qui, continuano a muoversi, come possibile, le nostre cliniche mobili impegnate a portare cure mediche dove le necessità sono maggiori. «Riusciamo a dare assistenza al campo di sfollati interni di Marmarte, ma le esondazioni rendono davvero difficile raggiungere i “kebeles” più isolati – racconta Ephrem Berhanu, project manager di Cuamm in South Omo –. C’è il rischio che si diffondano colera e malaria. Il numero di pazienti da seguire è in aumento e dobbiamo essere tempestivi per evitare epidemie, ma anche per continuare a fornire una risposta ai casi di malnutrizione e assicurare le vaccinazioni pediatriche. Tutto questo in un contesto già fragile, in cui ora garantire l’accesso alle cure diventa una sfida». Aiutaci a non lasciare solo chi ha più bisogno.
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