«Fedrik è arrivato a Tosamaganga di notte. Abbiamo subito capito che la situazione era grave. Con gli altri medici, abbiamo avviato il trattamento per la malnutrizione acuta e severa, ma la vita di questo piccolo di 2 anni è rimasta incerta, appesa a un sottilissimo filo per diversi giorni». Marianna, specializzanda in Pediatria impegnata in Tanzania con il Cuamm, ci racconta con tenerezza le preoccupazioni e i timori di quella notte. «Il piccolo ha dimostrato subito un grande attaccamento alla vita, a cui si è aggrappato con tutte le forze, sostenuto dalla sua più grande ancora di salvezza, la mamma – riprende Marianna –. Da quel giorno anche per la mamma di Fedrik è iniziato un cammino di crescita personale che ha cambiato la vita sua e quella di suo figlio: insieme sono “rinati” anche nella relazione più importante e preziosa: quella tra di loro. La mamma ha imparato a riconoscere i bisogni del suo bambino, a “leggere” i suoi occhi e a capire il suo stato di salute. Non solo, ha sperimentato la forza della comunità, l’importanza della condivisione delle esperienze, del dialogo con le altri madri ed è diventata un punto di riferimento per altre mamme».
In Africa, la malnutrizione infantile rappresenta una delle principali cause di ricovero ed è spesso la più insidiosa. Grazie al tuo aiuto possiamo garantire un ricovero a un bambino malnutrito come Fedrik e salvargli la vita.
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