«Quel giorno era stato particolarmente intenso, a dire la verità, anche i giorni precedenti, erano stati difficili. Tra un’emorragia post partum e l’altra, due interventi per salvare la vita a due giovani donne di 24 e 28 anni, non c’era stato un attimo di respiro. Qui la difficoltà più grande è quella di misurarsi ogni giorno con il fatto di non avere nulla, ti senti impotente, perché in ogni momento ti chiedi: “Con cosa faccio? Con niente!” È sempre la risposta. Però poi ci sono giorni in cui riesci a fare “tutto con il niente che hai”. E mai avrei pensato che mi sarebbe capitato una cosa del genere: è stato il parto più straordinario a cui io abbia assistito». Matilde è una giovane ostetrica impegnata a Chiulo, in Angola. Ha 24 anni ed è ancora emozionata quando ci racconta di come un paio di piccole forbici gialle hanno fatto la differenza nella vita di Kalule e della sua bambina.
|