Alcuni tra i massimi esperti in neonatologia, di fama mondiale, si sono riuniti ad Addis Abeba. Ad attenderli il personale sanitario di 42 unità di terapia intensiva neonatale di tutta l’Etiopia. Obiettivo: ridurre la mortalità neonatale nel Paese creando un pool di esperti capace di rafforzare le competenze cliniche e metodologiche dei colleghi etiopi. L’occasione è stata una formazione organizzata dal Cuamm assieme all’Unione delle Società Neonatali e Perinatali Europee (Uenps), l’Associazione Etiope di Pediatria e il Ministero della Salute d’Etiopia. «Questo incontro è stato una grande opportunità di scambio e formazione – spiega Fabio Manenti, responsabile progetti del Cuamm -. Il nostro impegno è accompagnare la crescita delle competenze del personale sanitario locale. La sfida, come sempre accade in contesti a risorse limitate, resta quella di trovare strategie alternative e adattabili a un paese come l’Etiopia, dove la maggior parte dei neonati nasce ancora in casa o in centri con livelli di assistenza limitati».
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