«Oggi abbiamo operato una bambina di 11 mesi, con una complicanza grave della milza. Si chiama Claire e quando l’ho presa in braccio per portarla in sala operatoria era molto spaventata, come la sua mamma Fausta». Così racconta Margherita, specializzanda di Chirurgia Generale, alla fine di una lunga giornata all’ospedale di Aber, in Uganda. Siamo nel distretto di Oyam, dove Medici con l’Africa Cuamm opera da quasi 60 anni con un’attenzione particolare alla salute materno-infantile. Claire e Fausta sono arrivate da un piccolo villaggio a più di un’ora da Aber. «Questa è una zona rurale, molto isolata, è l’ultimo miglio – continua Margherita -. Oggi, mentre uscivo dalla sala operatoria per riportare Claire alla mamma, riflettevo sul significato profondo del “prendersi cura” che va ben oltre la sola prestazione sanitaria. Qui, ogni giorno, la cura inizia già dal grande giardino dell’ospedale dove mamme e bambini attendono di essere visitati. Inizia dalla fiducia di una mamma che ti mette in braccio sua figlia che piange».
In Uganda così come in altri 8 paesi dell’Africa sub-Sahariana, siamo in prima linea per garantire cure di qualità ai più vulnerabili. Anche tu puoi aiutarci a portare avanti il nostro impegno: basta la tua firma e il nostro codice fiscale 00677540288.
C’è tempo fino al 30 settembre per scegliere di donare il 5×1000 a Medici con l’Africa Cuamm.
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