Sono le 19:55 in Tanzania. È la fine di un lungo giorno di lavoro all’ospedale di Tosamaganga per Stefania. Mentre sta uscendo, però, riceve una telefonata che la riporta in reparto: c’è una donna in gravidanza che ha bisogno di un’ecografia urgente. Stefania, specializzanda in ginecologia e ostetricia, si accorge subito che c’è qualcosa che non va, ma il quadro è dubbio. Sospetta la rottura dell’utero e la necessità di intervenire immediatamente con un taglio cesareo per salvare la vita della donna e di suo figlio. Mamma e bambino ora stanno bene: il piccolo è stato subito portato in terapia intensiva neonatale per tutte le cure di cui ha bisogno e la donna, fortunatamente, non ha dovuto subire un’isterectomia. L’intuizione di Stefania ha cambiato la loro sorte. Ma è un’intuizione che per diventare davvero utile ha bisogno della possibilità di intervenire chirurgicamente e, soprattutto, della disponibilità di una trasfusione di sangue per evitare un’emorragia post-partum, che è una delle cause principali della mortalità materna in Africa. Per trasformare un’intuizione in un’azione che può salvare una o più vite, abbiamo bisogno anche del tuo aiuto.
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